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tre settimane e ricomincio tutto da capo. di nuovo come nel film con Bill Murray. 

ecco io non è che vivo esattamente la stessa situazione ogni volta che mi sposto in un nuovo paese, perchè alla fine le persone cambiano, la cultura cambia, il clima cambia, l’ambiente cambia. però rimane comunque stancante. ⁠⁠ovvio, c’è l’emozione di iniziare qualcosa di nuovo, di conoscere nuove persone, ma c’è anche il peso di doverti far conoscere. devo parlare di me, riscoprirmi e farmi delle domande su cosa sono, o cosa mi piace. il modo in cui rispondo cambia ogni volta, a seconda di cosa penso di essere diventato, e delle esperienze che ho fatto. è un’introspezione che mi pesa. faticosa.  ⁠non mi va di guardarmi troppo dentro, so che può essere sgradevole. non perchè abbia paura (sia mai, sono uomo bianco cis etero) ma perchè consuma energie e tempo, che vorrei utilizzare a fare altro. poi a fare cos’altro non lo so.

ma non solo questo, perchè poi devi essere presente e farti vedere agli eventi, cosa che a me rompe abbastanza il cazzo. forse più per il fatto che mi senta costretto ad andare che altro. però mi sforzo, altrimenti rimango quello snob che non vuole stare con gli altri (italiani all’estero, so cosa pensate di me).

sarà che in questo periodo della mia vita, per un motivo o per un altro, apprezzo di più la stabilità e la tranquillità che l’avventura. sarà che negli ultimi mesi sono tornato più introverso, anche causa finlandia. ma vorrei potermi evitare questa parte. 

sta di fatto che mancano poco meno di tre settimane e poi riparto per Stoccolma, a concludere il mio ultimo anno di studi, e un pò non mi va. ⁠non so cosa succederà dopo, non so dove andrò a finire, se rimarrò lì, se tornerò, se ricomincerò in un altro posto, se mi darò al nomadismo estremo e cambieranno le mie percezioni e i miei desideri. chissà. 

2024-07-30
AMANDOCINO
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