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mi sono svegliato questa mattina con un terribile mal di testa e con i lacrimoni agli occhi. 

so di avere pochi minuti per ricordare quale fosse il motivo di questa mia condizione, ma tentenno un pò. è una di quelle volte in cui sai benissimo qual è il cassettino giusto dove trovare ciò che cerchi, ma non so se stamattina voglio davvero indagare rischiando di peggiorare il mio stato d’animo.

decido ovviamente di essere masochista anche questa volta, altrimenti non stareste leggendo nulla.

molto bene, il più grande classico dei più grandi classici.

il che forse mi aiuta a ridimensionare la cosa nonostante sia ancora parecchio preso a male. quelle che nel più stupido dei sogni erano risultate essere ore e ore di giornate di un tardo agosto, sono di colpo diventate nient’altro che fantasia. solo ricordi di momenti che, in realtà, non ho mai vissuto. eppure chissà perchè fino a qualche momento prima , mentre le ‘vivevo’ , mi sembrava tutto così reale, mai avrei pensato di sognare. ero certo di essere stato in mezzo a quella gente, di aver ricevuto quelle tenere carezze, o di aver passato ore col culo su quella Clio, ci avrei giurato. 

e invece mi tocca ricordare che qui tout passe, che la verità di ieri è l'inganno di oggi e che ora devo solo attendere questa mattinata per processare che era tutto nella mia testa.

certo che quando uno dice di sognare la realtà, il primo disegno che si fa è quello di un sogno “noioso” e anche un pò deludente, un’ esperienza che non è in grado di darti nulla. invece, se si parla di realizzare un sogno, tutto cambia. c’è un piccolo salto in avanti, un piccolo divario tra i due mondi, dove il più basso raggiunge l’altro temporaneamente. nel primo caso , invece , è più un adeguarsi al ribasso, un appiattimento.

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mi sono svegliato questa mattina con un senso di confusione che rapidamente si è trasformato in un sorriso di sollievo. in pochi minuti mi sono reso conto di ciò che era appena successo. riscopro che tutte quelle ore, quei giorni di storie bellissime di un tardo agosto, fanno parte di una memoria ancora esatta. effettivamente io quella Clio l’ho guidata , quelle carezze mi sono state regalate, quella gente era intorno a me.  ho vissuto momenti così non-credibili e fuori dall’ordinario che la mia mente li ha scambiati per finzione.

sognare di sognare è già una roba alla inception che è folle, ma se, entrando nel sogno alla seconda, quello che trovo è la realtà: vorrà mica dire che dormendo entriamo nella fotografia in negativo del nostro mondo?

da piccolo mi dicevano che tutto quello che costruisci e accade nei sogni è l’opposto di quello che la mente detta. ricordo l’esempio che mi veniva fatto di questo cane che, a quanto pare, se io nel sogno avessi pensato mi avrebbe attaccato, non l’avrebbe fatto, e vice versa. una sorta di psicologia inversa che cela infinite ambiguità logiche che ignoreremo. 

a tal proposito Jung scrisse: “I sogni sono oltretutto, una forma di compensazione dell'atteggiamento cosciente”.

ora manipoliamo tutti insieme questa frase a mio favore per fargli dire ciò che io voglio che dica:

con ‘compensazione dell’atteggiamento cosciente’ si intende tutto ciò che, da svegli , non mettiamo in atto, quindi che nei sogni c’è ciò che NON facciamo. ed ecco fatto che troviamo ancora una volta la negazione di ciò che è nella realtà.

ho sognato di aver sognato quella che in realtà è la realtà.

capito?

2023-09-12
AMANDOCINO
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